Il mio metodo di lavoro si fonda sui presupposti della psicoanalisi e gli sviluppi che ha avuto negli anni, in particolar modo un ruolo decisivo lo gioca il contributo dato dallo psicoanalista Jacques Lacan e dai successivi studi lacaniani.
Il fondamento di questo metodo è che il sintomo del soggetto, prima ancora di essere qualcosa da curare, è qualcosa da interrogare, solo in questo modo si può giungere a ciò che davvero causa il soggetto e ciò che lamenta.

Come insegnava Lacan:

«Il sintomo è il modo in cui ciascuno gode dell’inconscio che lo determina»

Ecco perché è tanto difficile liberarsi di ciò di cui ci si lamenta, perché seppur inconsciamente il sintomo ha una sua funzione psichica e il soggetto vi è legato più di quel che crede;

dopotutto come diceva Freud:

«l’Io non è padrone in casa propria».

Il metodo psicoanalitico si occupa quindi di favorire il soggetto a interrogarsi sui suoi sintomi e sulla sua vita per liberarsi dalla passività opprimente in cui si sente schiacciato e trovare un modo per affermare invece i suoi desideri e si suoi modi di godimento.